Palazzo Reale del XVIII secolo di Caserta, con il parco, l’acquedotto Carolino e il complesso di San Leucio


Diventato re di Napoli nel 1743, Carlo il Borbone, volle far costruire il palazzo che, sull’esempio di Versailles, costituisse il simbolo del nuovo potere imperiale. L’architetto Luigi Vanvitelli realizzò un grandioso complesso con un immenso parco, corsi d’acqua, cascate artificiali, sfarzosi appartamenti e magnifici saloni.
La fondazione del setificio di San Leucio rappresentò il momento più alto dell’ideologia di rinnovamento promossa anche in campo industriale e sociale dai Borboni. Il lungimirante progetto vanvitelliano comprendeva anche l’Acquedotto Carolino, che attivo a tutt’oggi, fu costruito allo scopo di rifornire sia il parco sa il setificio.

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