Portovenere, le Cinque Terre e le isole di Palmaria, Tino e Tinetto


La Riviera Ligure tra Porto Venere e le Cinque Terre, a est di Genova, rappresenta un paesaggio culturale di straordinario valore in quanto testimonia l’interazione armoniosa tra la gente e la natura per produrre un paesaggio di eccezionale qualità scenica, illustrando un modo di vivere che è esisitito per centinaia di anni e che continua a rivestire un ruolo socioeconomico importante nella vita della comunità. Il sito comprende Portovenere, le Cinque Terre ( (Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, che Montale ha amorevolmente definito “asserragliati tra le rupi e il mare” ) e gli isolotti di Tino, Tinetto e Palmaria, tutti riuniti in un paesaggio che rappresenta un unicum per le sue caratteristiche geomorfologiche, ambientali, antropiche e architettoniche, le une inestricabilmente legate alle altre.

Notevole, da un punto di vista storico, il borgo di Porto Venere le cui origini sono documentate a partire dal II secolo d.C. quando, in un antico itinerario nautico, viene indicato quale stazione navale delle triremi romane per le rotte della Gallia e della Spagna. Il sito offre un ineguagliabile panorama con l’unicità degli antichi portali delle case-torri che si allineano strette l’una all’altra lungo i caruggi e il Castello Doria, che rappresenta un mirabile modello d’architettura militare genovese. Caratteristica la Chiesina di San Pietro, arroccata sulla roccia costruita dai Genovesi sulle vestigia di una chiesa paleocristiana.

Le Cinque Terre risalgono ai primi secoli del secondo millennio e si presentano oggi come minuscoli borghi arroccati sulla scogliera, con vicoli stretti tra lke case colorate a tinte vivaci. Corniglia è l’unico paese ad essere quasi inaccessibile dal mare e per raggiungerlo bisogna salire una lunga scalinata di 377 gradini.

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